Marzo 2022

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Liscia, gassata o effervescente?

di Autore Aspnat on 22/03/2022 Nessun commento

Sicuramente già sai che è necessario per tutti mantenere una corretta idratazione. Infatti, l’acqua è il solvente all’interno del quale si svolgono TUTTE le reazioni metaboliche dell’organismo.

L’acqua regola il volume cellulare, mantiene costante la temperatura corporea, consente la digestione e l’assorbimento dei cibi, permette il trasporto dei nutrienti (minerali,vitamine,etc.), la rimozione delle scorie metaboliche, l’assunzione e l’eliminazione dei farmaci.

Il fabbisogno giornaliero di ACQUA è variabile da individuo a individuo e dipende da numerosi fattori:  età,  dieta, clima, temperatura, umidità,attività fisica

In linea generale è necessario bere almeno 1500 cc di acqua al giorno( 1 bicchiere ogni ora), oltre ai liquidi assunti attraverso il cibo, tranne in soggetti particolari secondo indicazione medica.

È necessario  aumentare tale quantità in alcune situazioni:

  • fisiologiche (gravidanza, allattamento,eccessiva sudorazione)
  • patologiche (vomito, diarrea)

In base alla quantità di residuo fisso si distinguono

  • acque minimamente mineralizzate (residuo fisso inferiore a 50 mg/L)
  • acque oligominerali (residuo tra 50 e 500 mg/L)
  • acque  minerali propriamente dette (medio-minerali: residuo tra 500-1500 mg/L)
  • acque fortemente  mineralizzate (residuo superiore a 1500 mg/L)

I pazienti nefropatici dovrebbero preferire quelle minimamente mineralizzate. Le acque effervescenti sono naturali, mentre le gassate sono addizionate con anidride carbonica. Naturalmente, non è necessario bere acqua minerale, l’acqua del rubinetto è molto controllata e in genere sul sito dell’Azienda erogatrice sono pubblicate le caratteristiche chimico-fisiche. Per la Puglia sul sito dell’AQP puoi leggere quanto è buona l’acqua del tuo Comune.

Il 22 Marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: complessità

di Autore Aspnat on 10/03/2022 Nessun commento

I reni sono organi che, come filtri, silenziosamente svolgono quotidianamente molte ed importanti funzioni: depurano il sangue, eliminando scorie, sali e acqua, mantenendo costante la quantità di liquidi presenti nel nostro organismo, producono importanti ormoni, tra cui la eritropoietina, deputata alla produzione dei globuli rossi, e la renina, che interviene nei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa, regolano l’assorbimento di calcio, attivando i meccanismi di produzione della vitamina D.

Se la funzione renale viene compromessa, ci possono essere serie ripercussioni anche su altri organi ed apparati. Serve, quindi, una visione sistemica della patologia, per gestirne la complessità. Lo specialista Nefrologo è in grado di valutare sintomi, esami strumentali e di laboratorio, per una diagnosi precoce per rallentare l’evoluzione degli stadi della malattia ed accompagnare il paziente nel suo percorso di cura.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: collettività

di Autore Aspnat on 09/03/2022 Nessun commento

La Malattia Renale Cronica (MRC) interessa in genere gli adulti e, riferendoci alla funzione renale residua, viene classificata in 5 stadi di vario livello di gravità: i primi stadi sono molto spesso asintomatici, i successivi, che possono rendersi evidenti anche dopo anni, possono manifestarsi nella forma più grave che comporta la riduzione o perdita completa della funzione renale e la necessità di ricorrere al trattamento sostitutivo (dialisi o trapianto di rene).

La prevalenza di MRC in Italia è stimata del 7,5%, a livello mondiale si stima intorno al 10%, ma nella maggior parte dei casi la patologia non è diagnosticata. I pazienti in uno stadio avanzato di MRC tra 4 e 5 presentano un rischio di mortalità per patologie cardiovascolari di 2-4 volte superiore a quello della popolazione generale, mentre i pazienti con malattia renale all’ultimo stadio hanno un rischio fino a 20 volte superiore.

Perchè abbiamo indicato “collettività” come terza parola chiave? Oltre all’impatto sul paziente nefropatico riguardo alla morbilità, mortalità e scarsa qualità della vita, bisogna evidenziare che la MRC grava sulla collettività con ingenti costi diretti ed indiretti. Riuscire a procrastinare di 5 anni la progressione del danno renale e l’inizio della dialisi per il 10% dei soggetti affetti da MRC nei primi stadi, potrebbe permettere di risparmiare 2,5 miliardi di euro al Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, un ulteriore risparmio viene dal riuscire a far mantenere al paziente l’attività lavorativa e al non dovere fare ricorso ad altre forme di tutela sociale.

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Giornata Mondiale del Rene 2022: conoscenza

di Autore Aspnat on 04/03/2022 Nessun commento

La scarsa alfabetizzazione sanitaria è una delle cause che comporta un riconoscimento tardivo della malattia renale.  L’ incapacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie di base e la disuguaglianza di accesso ai servizi di salute in modo da effettuare scelte consapevoli, in pratica può determinare un diverso grado di acquisire, comprendere e utilizzare informazioni per la propria salute.

Si stima che il 10% della popolazione adulta soffra di una malattia renale, ma non tutti sanno di averla.Entro il 2040 le malattie renali saranno la quinta causa di morte al mondo.

Le malattie renali (Nefropatie) originano o per forme ereditarie o più frequentemente a seguito della comparsa di diabete e/o ipertensione arteriosa.

Soggetti a rischio:

Ipertesi, Diabetici,  Vasculopatici, Neuropatici, Cardiopatici cronici

Fattori di rischio sono: aumento dell’età anagrafica, alimentazione con eccesso di proteine, obesità, sedentarietà, abuso di alcolici e droghe, farmaci analgesici, fumo, a volte a seguito di ricorso all’uso di mezzi di contrasto per effettuare procedure interventistiche.

Sintomi: gonfiore delle palpebre, del viso, delle caviglie, mal di schiena, necessità di alzarsi la notte per urinare, bruciore durante i bisogni, colorazione rossastra delle urine, pressione arteriosa elevata, anemia, è
necessario rivolgersi immediatamente al proprio Medico e consultare, se opportuno, lo specialista
Nefrologo.

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