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Covid-19: non ne siamo fuori

di Autore Aspnat on 08/09/2023 Nessun commento

I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità nel Report relativo all’ultima settimana di agosto 2023, evidenziano un incremento dei casi di Covid-19. L’incidenza è di 25 casi/100 mila abitanti rispetto ai 20 della settimana precedente. E’ in leggero aumento anche la percentuale (36%) di re-infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa. Questo significa che il Covid-19 continua a circolare, sia pure con effetti meno devastanti, grazie ai vaccini e alle strategie terapeutiche messe a punto dai sanitari.

Anche se non vi è più l’obbligo dell’uso di mascherina, è consigliabile usarla se si frequenta qualsiasi luogo affollato (cinema, teatro, mezzi di trasporto, biblioteca, etc). Negli ospedali e negli ambulatori è obbligatoria.

A Ottobre partirà per tutta la popolazione la Campagna vaccinale congiunta antinfluenzale + anti-COVID-19. Gli ’obiettivi sono prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19. I vaccini sono aggiornati

I soggetti maggiormente a rischio sono:

  • Le persone dal di sopra dei 65 anni;
  • Persone dai 6 mesi ai 65 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave
  • Ospiti delle lungodegenze;
  • Donne in gravidanza o in allattamento;
  • Tutto il personale sanitario e socio-sanitario, studenti e studentesse di medicina, delle professioni sanitarie e operatori/trici sociosanitari in formazione;
  • Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3

In caso di carenza di dosi di vaccino, sarà data priorità agli over 80. La vaccinazione è consigliabile anche per i familiari e i conviventi di persone con gravi fragilità.

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Vaccino anti Covid-19 per i pazienti in lista d’attesa e trapiantati

di Autore Aspnat on 16/01/2021 Nessun commento

Il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha effettuato uno studio dall’inizio della pandemia, dimostrando che il rischio di infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti in attesa di trapianto e trapiantati è maggiore e le conseguenze del COVID-19 sono più gravi rispetto alla popolazione generale.

Per questo motivo chi ha ricevuto un trapianto da almeno 3-6 mesi è opportuno che si sottoponga a vaccinazione, i pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche necessitano di un periodo di 6 mesi.

Il Piano vaccinale  del Ministero della Salute, prevede che dopo il personale sanitario e sociosanitario, gli ospiti delle RSA e le persone con età superiore agli 80 anni, saranno vaccinate le persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunosoppressori, come i pazienti trapiantati, e i pazienti con più di una patologia cronica pregressa o con insufficienza terminale d’organo. 

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