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La Dieta Mediterranea

di Autore Aspnat on 16/11/2020 Nessun commento

10 anni fa , su richiesta di Spagna, Grecia, Italia e Marocco, tutte nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il termine dieta comunemente viene inteso in senso privativo (mettersi a dieta, limitarsi nell’assunzione di cibo), in realtà viene dal verbo greco ΔjάѠ divenuto poi ζάѠ  che significa vivere, vita, stile di vita. Secondo quest’accezione deve essere inteso, dunque, il termine dieta. Infatti, la Dieta Mediterranea indica “Le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Quindi, non solo cibo, ma anche tradizioni e cultura.

La Dieta Mediterranea preserva anche la biodiversità, contribuendo a mantenere le tradizionali attività di agricoltura e pesca e la ritualità ad esse connesse, tutelando anche il patrimonio culturale dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo.

Numerosi studi scientifici hanno ormai confermato i benefici della Dieta Mediterranea, evidenziati negli anni ’70 dai ricercatori americani Ancel e Margaret Keys, con studi condotti su alcune popolazioni dell’Italia meridionale, confrontate con campioni di altre nazioni.

L’alimentazione non esclude cibi, ma si basa preferibilmente su un mix di

  • cibi di origine vegetale: frutta, verdura, pasta, pane, cereali, patate, legumi, mandorle, noci.
  • utilizzo dell’olio d’oliva come condimento
  • consumo di latticini, formaggi e/o yogurt, in quantità limitate.
  • pesce, carni bianche, uova: qualche volta alla settimana.
  • dolci e carne rossa con frequenza abbastanza limitata

La scelta dei cibi deve essere basata sulla stagionalità e sulla filiera corta, ossia di preferenza prodotti locali.

Importante è mantenere in equilibrio la bilancia energetica, quindi, consumare le calorie che sono state introdotte in modo da non accumulare eccessi. Ecco che ci vengono in soccorso altre abitudini salutari: passeggiare ogni giorno per almeno 30-45 minuti, fare attività fisica (andare in bici, non usare l’ascensore, salire qualche piano di scale, ballare, portare a passeggio il cane, ballare, andare in palestra, etc)

Altro fattore da sottolineare è la convivialità, riscoprire il valore del cibo come mezzo di rapporto relazionale in famiglia, tra amici e tra le generazioni.

Se l’australiana Deakin University ha pubblicato di recente uno studio che ha evidenziato non solo i benefici della Dieta Mediterranea sul sistema cardiovascolare, ma anche su altri aspetti biologici che possono influire sulla depressione, cosa possiamo dire ai pazienti nefropatici?

Un gruppo di studiosi europei ha effettuato una revisione della letteratura ed ha concluso che, valutato, il potenziale rischio di iperpotassiemia derivante dall’aumento dell’assunzione di frutta e verdura, tenendo presente la diminuzione della produzione netta di acido endogeno e l’aumento delle fibre, si può avere un migliore controllo dell’acidosi metabolica. Questo, insieme ad altri probabili effetti favorevoli della dieta mediterranea sulla funzione endoteliale, l’infiammazione, il profilo lipidico e la pressione sanguigna, fornisce percorsi meccanicistici per spiegare il ridotto declino della funzione renale osservato e il miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con malattia renale cronica che aderiscono a una dieta di tipo mediterraneo.

Così possiamo dire che la dieta mediterranea è uno stile di vita che fa bene alla salute, alle persone ed anche all’ambiente, perché può nutrire il pianeta senza depredarne le risorse, facendo una giusta scelta degli alimenti.

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Andiamo al ristorante in sicurezza

di Autore Aspnat on 02/06/2020 Nessun commento

L’Istituto Superiore di Sanità, ISS, ha stilato delle linee guida sia per i ristoratori, sia per i clienti per ridurre il rischio di contagio da COVID-19. Se ci faremo guidare dal buon senso e non dalla superficialità, potremo andare al ristorante, in pizzeria, in tutti i locali di ristorazione in sicurezza.

Nel Manuale per la ristorazione e la consumazione degli alimenti gli esperti hanno raccolto tutte le informazioni utili riguardo alle norme igieniche e alle precauzioni specifiche per la somministrazione di cibi e bevande, all’organizzazione del locale cucina e alle attività da svolgere durante le preparazioni alimentari, all’organizzazione dei posti a sedere nei locali.

Anche gli avventori devono fare la loro parte, vediamo gli step essenziali:

1.Se non siete in buone condizioni di salute, rimanete a casa ed evitate i luoghi pubblici.

2.Prenotate tramite telefono o app, se possibile.

3.Mantenete sempre il distanziamento sociale (almeno 1 metro) con gli altri clienti e il personale, anche durante l’attesa fuori al locale..

4.Se previsti, rispettate i percorsi obbligati per raggiungere il tavolo o il punto di servizio.

5.Sostate nel locale solo il tempo strettamente alla consumazione.

6.Togliete la mascherina solo per la consumazione.

7.Indossate la mascherina anche se vi spostate all’interno del locale (es. per raggiungere i servizi igienici) e per pagare alla cassa.

8.Evitate l’uso promiscuo di bicchieri e bottiglie.

9. Evitate il servizio a buffet.

10.Se possibile, preferite pagamenti contactless al posto del contante.

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World no tobacco day, giornata mondiale senza tabacco

di Autore Aspnat on 31/05/2020 Nessun commento

Sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno il 31 Maggio si celebra questa giornata per invitare tutti ad astenersi dall’uso del tabacco.

Entro il 2030, secondo l’OMS, a causa del fumo moriranno circa 8 milioni di persone, la maggior parte in paesi a basso e medio reddito. Oltre 1 milione di persone muoiono ogni anno per l’esposizione al fumo passivo.

In Italia si stimano 80.000 decessi/anno a causa del fumo. Secondo l’ ISTAT, i fumatori, nella fascia d’età superiore ai 14 anni , sono quasi 10 milioni, maggiormente tra i 20 e i 44 anni.

Il fumo contiene moltissime sostanze cancerogene che favoriscono lo sviluppo dei tumori, in tutti gli organi non solo nei polmoni, causa malattie cardiovascolari e danneggia  il sistema immunitario. Lo studio HBSC che coinvolge adolescenti di tutte le regioni italiane registra che a 15 anni quasi il 32% delle ragazze fuma abitualmente rispetto al 24,8% dei ragazzi. Questo significa che il cambiamento dello stile di vita influirà significativamente e negativamente sulla sopravvivenza della popolazione femminile. Anche le sigarette elettroniche sono dannose per la salute, svapare non è innocuo come pensano molti. Le industrie utilizzano aromi attraenti nei prodotti a base di tabacco e nicotina, come ciliegia, gomma da masticare, vaniglia, che incoraggiano i giovani a sottovalutare i rischi correlati alla salute e ad iniziare a usarli

L’OMS ha lanciato una grande campagna di comunicazione per svelare i segreti di marketing che utilizzano le aziende produttrici di tabacco per incentivare l’uso di questa sostanza, soprattutto, tra i giovani.

Pochi nefropatici ritengono che il fumo sia dannoso anche per i reni, eppure ad ogni battito cardiaco quasi un quinto del sangue inviato in circolo, arriva nei reni! Allora, se ci tieni ai tuoi reni, NO al fumo.

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COVID-19 e animali domestici

di Autore Aspnat on 12/05/2020 Nessun commento

Cani, gatti ed altri animali domestici costituiscono un grande rimedio per la solitudine di molte persone. Regalano allegria e non solo. Molti studi scientifici dimostrano che la cosiddetta “pet therapy”  che prevede la presenza e l’interazione con animali domestici, può favorire la riduzione di disturbi da ansia e facilitare la capacità relazionale. Gli animali domestici sono dei veri e propri rimedi antidepressivi. Gli effetti positivi si rilevano sia dal punto di vista fisico che psicologico. La compagnia del proprio animale riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, ed aumenta la produzione di serotonina, dando una sensazione di benessere. Possedere un animale significa sviluppare il senso di responsabilità, che indirettamente fa aumentare il senso di autostima della persona.

Significa anche dare un ritmo regolare alla propria giornata, cadenzata con le necessità del nostro animale amico. Significa tornare a casa e trovare una presenza costante ed amorevole, disposta a sopportare i nostri cambiamenti di umore, l’allegria, la tristezza. Chi ha un cane deve necessariamente fare regolari passeggiate che diventano anche occasioni di socializzazione.

A fronte di questo mutuo aiuto, ai tempi del COVID-19, come bisogna regolarsi con i propri animali? Non di certo bisogna abbandonarli, temendo che possano diffondere il contagio, ma bisogna seguire norme igieniche ben precise, rese disponibili dall’Istituto Superiore di Sanità

In una esplicativa infografica si raccomanda soprattutto l’igiene delle mani prima e dopo aver toccato l’animale o la sua cuccia, guinzaglio, lettiera, scodella, etc. Abitualmente l’animale da compagnia deve essere pulito con acqua e sapone neutro o con gli appositi prodotti destinati ad uso veterinario.

Non sono tralasciati neanche i consigli per chi si è ammalato o sospetta di essere stato contagiato e per chi accudisce gli animali.

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Autore AspnatCOVID-19 e animali domestici

5 Maggio 2020 – Giornata Mondiale dell’igiene delle mani

di Autore Aspnat on 05/05/2020 Nessun commento

Mai come in questo periodo è stato necessario curare l’igiene delle mani. Per la Fase 2 della pandemia da COVID-19 è raccomandato il distanziamento sociale, l’uso della mascherina e, soprattutto, il lavaggio accurato delle mani.

L’importanza di tale pratica fu intuita dal medico ungherese Ignàc Semmelweis che scoprì che erano proprio gli operatori sanitari con le loro mani a trasmettere le infezioni batteriche alle puerpere. All’inizio fu perfino deriso dal colleghi, ma il drastico calo delle morti fu una prova tangibile che un semplice gesto quale il lavaggio delle mani poteva salvare molte vite.La prova scientifica arrivò dopo la morte di Semmelweis dagli studi compiuti da Louis Pasteur e successivamente da Joseph Lister.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha prodotto un filmato che ci ricorda quante cose si fanno con le mani e sottolinea “Tenere le mani pulite quindi diventa un gesto d’amore nei nostri confronti e di chi ci sta intorno.”Le bellissime immagini sono accompagnate in sottofondo dal brano di Chopin “Cascade” .

L’igiene delle mani è alla base di tutte le strategie per prevenire qualsiasi infezione, non solo quella da Coronavirus

Lavarsi le mani: il vero e il falso
Bisogna lavarsi le mani spesso. VERO
Bisogna lavarsi le mani con acqua e sapone per 10 secondi. FALSO
Il lavaggio con acqua e sapone deve durare 40-60 secondi VERO
E’ possibile utilizzare un gel a base di alcol con almeno il 60% di alcol, frizionando per almeno 20 secondi. VERO
E’ sufficiente lavare solo il palmo e il dorso delle mani. FALSO
Il lavaggio delle mani deve essere completo, palmo, dorso, spazi interdigitali. VERO.
L’utilizzo dei guanti non sostituisce la corretta igiene delle mani. Prima di infilare e dopo aver sfilato i guanti, va sempre praticato il lavaggio delle mani. VERO
Bisogna lavare le mani prima di indossare e dopo aver tolto la mascherina.VERO
Non è necessario togliere anelli, bracciali, orologi per lavarsi le mani.FALSO
E’ necessario rimuovere i gioielli prima di procedere al lavaggio delle mani.VERO
Le mani vanno lavate sempre dopo aver usato i servizi igienici. VERO
Per chiudere il rubinetto o aprire la porta bisogna utilizzare un fazzoletto di carta o il gomito. VERO
I guanti monouso possono essere lavati per riutilizzarli.FALSO
I guanti monouso non possono essere riutilizzati, neanche se lavati e/o disinfettati.VERO
Lavarsi le mani prima e dopo essere stati accanto ad una persona malata.VERO
E’ indispensabile lavare le mani prima di toccare il cibo, sia per mangiare, sia per cucinare. VERO

Infografica
 

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Autore Aspnat5 Maggio 2020 – Giornata Mondiale dell’igiene delle mani

Rinnovo piani terapeutici

di Autore Aspnat on 30/03/2020 Nessun commento

Per limitare l’affluenza negli ambulatori specialistici di pazienti anziani e/o con malattie croniche, che hanno necessità di rinnovare i piani terapeutici (PT) di medicinali soggetti a monitoraggio, AIFA proroga validità anche dei PT in scadenza nel mese di maggio, integrando la comunicazione dell’11 marzo 2020 che prolungava di 90 giorni i PT con scadenza marzo ed aprile. Al termine della proroga, il rinnovo dei PT dovrà avvenire secondo le consuete modalità, salvo nuove indicazioni. La norma si applica per tutti i piani terapeutici prescritti da specialisti sia in modalità cartacea, sia web.

 

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Possibili fonti di contagio di Coronavirus

di Autore Aspnat on 26/03/2020 Nessun commento
Anche se il virus si trasmette principalmente per via aerea, non bisogna trascurare altre possibili vie di contagio. Tra queste le banconote con il loro frequente passaggio di mano in mano possono essere veicolo di trasmissione del Coronavirus.

Se per il contatto con il denaro è consigliabile utilizzare guanti, in realtà è preferibile fare ricorso alle carte di credito, se possibile in modalità contactless. Infatti, esse sono realizzate in plastica o in metallo, vengono toccate da un numero ridotto di persone e possono essere pulite facilmente. Di norma le carte di credito vanno deterse regolarmente per mantenere efficiente la possibilità di trasmissione delle informazioni contenute nel microchip e nella banda magnetica. La mancata individuazione del titolare della carta e del suo numero di conto impedirà l’esecuzione di qualsiasi operazione. Le carte di credito possono veicolare con il contatto anche virus come il Covid-19, per cui vediamo come si può procedere alla loro pulizia. Procurarsi un panno in microfibra, carta assorbente tipo Scottex, detergente a base alcolica o alcool isopropilico, una gomma per cancellare. Inumidire leggermente il panno con la soluzione alcolica oppure utilizzare salviette igienizzanti già inumidite ma ben strizzate, passare sulle superfici ed asciugare accuratamente con lo scottex. Se con questa procedura non avete ottenuto un buon risultato potete passare la gomma da matita e poi ripetere l’operazione di pulizia, come in precedenza. Sono in vendita anche lampade germicide da utilizzare per disinfettare cellulare, carte di credito e altri oggetti di piccola dimensione.

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Trasparenza Enti Terzo Settore

di Autore Aspnat on 28/02/2019 Nessun commento

 

L’Associazione per la Prevenzione delle Nefropatie- Alto Tavoliere (ASPNAT Onlus), in persona del suo legale rappresentante, Dott. Corradino Niro, nell’assolvere i propri obblighi di trasparenza sensi dei commi 125 a 129 della L. 124/2017,

RENDE NOTO

che in data 16 agosto 2018 a valere sull’anno 2018-2019 ha beneficiato del contributo pubblico 5 x mille anno 2016 – volontariato – erogato dal “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per il Volontariato l’associazionismo e le formazioni sociali“ nella misura di euro di € 1661,98.

San Severo, 28 Febbraio 2019

IL PRESIDENTE DI ASPNAT Onlus

Dott. Corradino Niro

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Gusto e Salute: un’alleanza possibile

di Autore Aspnat on 27/02/2019 Nessun commento

Il 23 novembre si è tenuta la prima serata della nuova edizione della Campagna divulgativa “Gusto e Salute: un’alleanza possibile”. Il tema dell’incontro, svoltosi presso Spazio Ripoli, ha visto alternarsi come relatori Silvio Spada, nefrologo che ha parlato di idratazione e funzione renale, il biologo Antonio Palermo che ha discusso sulla sicurezza dell’acqua potabile e Francesca Pia Menanno, nutrizionista, che ha approfondito la interpretazione delle etichette delle acque minerali Non è mancata l’applicazione pratica con la degustazione curata da Paki Attanasio. Apprezzatissimo il tradizionale pancotto sanseverese ricco di verdure di ogni specie.Un vero tripudio della dieta mediterranea, condito con olio extra vergine di oliva del Podere Serraglio.

 

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La salute: equità e complessità tra teoria ed esperienze

di Autore Aspnat on 05/06/2018 Nessun commento

Nuovo appuntamento dedicato alla Salute con il Festival della Complessità 2018 che è tornato a San Severo il 14 Giugno con un evento organizzato da ASPNAT Onlus e dal Centro Studi Apulia presso il Museo dell’Alto Tavoliere, con l’intento di rispondere a questo interrogativo:Se molti cittadini rinunciano alle cure, il Servizio Sanitario Nazionale può ancora essere definito equo?

L’interazione fra cronicità, anzianità e determinanti sociali provoca la diffusione di delicati fenomeni di fragilità socio-sanitaria, caratterizzati da complessità clinica, salute mentale e fisica precaria, scarse risorse economiche e isolamento sociale. Le disuguaglianze provocate dai determinanti sociali sembrano mostrare che, all’interno di un sistema universalistico, i servizi tendano ad essere meno accessibili proprio per chi versa in condizioni di maggiore fragilità.

Il Convegno ha visto la prestigiosa presenza del Prof. Elio Borgonovi, già Preside della Università SDA Bocconi e docente di Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche e del Prof. Tommaso Fiore, Professore e Primario Emerito di Anestesia e Rianimazione dell’Università di Bari, ex Assessore alla Sanità della Regione Puglia, introdotti dal dott. Deni Aldo Procaccini, discussant la Prof.ssa Valeria Tozzi.

In allegato la locandina con il programma dettagliato. Se vuoi ascoltare le interviste, clicca sul link

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